Franco Muolo

Pubblicata da

"La Gazzetta del Mezzogiorno"

il 25 maggio 2000

 
Venite in Puglia gustatevi le feste di campagna


L'anno scorso, di questi tempi, la guerra nei Balcani stava per rompere il "paniere" alla Puglia turistica; quest'anno ci sta provando il caro benzina. E' facile prevedere che noi ed i nostri concittadini europei saremo fortemente penalizzati anche a causa della costante diminuzione del potere d'acquisto delle monete dell'area Euro. Di questo passo, delle previste trecentomila presenze in più, finiremo per incontrare nella regione solo turisti americani, agevolati dalla continua ascesa del dollaro.
Ma dalla gran parte dei vacanzieri d'oltreoceano, dotati come si sa, di una grande oculatezza nello spendere i loro quattrini (viaggi perfettamente organizzati e tendenti al risparmio, ma armati di forte interesse nello scoprire e conoscere bellezze, usi e costumi della nostra terra), dovremmo imparare anche noi a viaggiare in comitiva alla scoperta di posti noti e meno noti del nostro territorio, per sprecare meno carburante ed apprezzare di più l'ambiente che meglio si conserverebbe per il conseguente minor afflusso di auto.
Una occasione in più, per esempio, ce la danno le cosiddette "feste di campagna", una sorta di popolari sagre senza grandi pretese che ormai sono diventate il fiore all'occhiello dei centri di contrade di molti Comuni, specialmente di quei territori extraurbani ad alta densità abitativa, prevalentemente situati nel nostro sud-est barese. Oltre ai tanti prodotti alimentari freschi locali, vi si trovano anche quelli dell'artigianato tipico pugliese (terrecotte, cesti e panieri in fusti di olivo e ciliegio, scale, panchette ed altri oggetti in legno di castagno, contenitori in lamiera zincata ed altri attrezzi altrimenti introvabili).
Il grande afflusso di frequentatori si verifica la domenica sera, ma se si ha l'accortezza di farsi un "giro perlustrativo" anche il sabato mattina e pomeriggio precedente (come fanno le massaie contadine), oltre a fare il pieno delle cose buone di campagna, si possono ammirare tranquillamente le caratteristiche architettoniche dell'edilizia spontanea rurale, le chiesette e la tipica vegetazione della macchia mediterranea.
D'ora in poi ogni week-end è buono per realizzare la tanto desiderata escursione "fuori porta", magari a piedi o in bicicletta; per la indicazione delle località basta sfogliare quotidianamente la Gazzetta , non c'è che l'imbarazzo della scelta.