Mistero da scoprire, la "Madonna
della Stella" a Monopoli
Della taumaturga "Madonna della Madia"
di Monopoli, di cui Anna Tripputi nel suo "I luoghi del sacro"
(4° volumetto della collana Ori di Puglia, già distribuito
dalla Gazzetta) ha brillantemente sintetizzato la storia, si conosce
abbastanza. E anche grazie al noto volume di Monsignor Bellifemine
che gli amministratori comunali e politici del tempo amavano distribuire
gratis ai cittadini meritevoli.
Non si conosce assolutamente nulla, invece, della "Madonna
della Stella", la cui effige dimora in una di quelle chiese
rupestri di cui è ricco il territorio di Monopoli: precisamente
all'interno della proprietà privata Brina Lorenza (già
Pellicciari), localizzata a un paio di centinaia di metri a sud
del cimitero, lungo la strada comunale "S. Andrea",
e a circa cinquecento dal più noto Santuario rupestre dello
"Spirito Santo" (quest'ultimo a ridosso e con accesso
diretto dalla S.S. n. 16).
Da una visita effettuata per caso e da informazioni assunte qua
e là, ho saputo che si tratta dei resti di un antichissimo
convento di frati. E che a causa di una presunta trasgressione
di uno di questi, perpetrata ai danni di una fanciulla illibata,
l'autorità ecclesiastica dell'epoca (si parla del '600)
abbia deciso di abbatterlo ad eccezione di una parte dell'ipogeo,
oggi visibile, da cui è difficile scrutare le preziose
comunità, perché fatte murare nel corso dei secoli
non si sa bene da chi e perché.
Perciò, visto che un persistente alone di mistero continua
a circondare il luogo, considerato (a torto) poco ameno per la
vicinanza del camposanto, non sarebbe bene che qualche studioso,
esperto della materia, magari con il contributo della pubblica
amministrazione, facesse delle ricerche più approfondite
per fare un po' di luce, al fine di non dare adito a maldicenze
prive di alcun fondamento? E non sarebbe ora ormai che il Comune
di Monopoli (ora che ha la fortuna di avere un sindaco tanto appassionato
della nostra storia locale) prestasse un poco più di attenzione
nella definitiva sistemazione e allargamento di quel tratto di
strada assolutamente privo di servizi essenziali primari (gas
metano, fognatura nera e pluviale, acquedotto e soprattutto del
completamento della illuminazione pubblica fino alla statale)?