Monopoli non molla,
senza sottopassaggi niente doppio binario.
Prendo spunto dalla proposta della Uil
regionale pugliese (affidamento a tecnici privati della progettazione
del raddoppio della linea ferroviaria Bari-Lecce), apparsa alcuni
giorni fa su queste pagine, nonché dalla contestuale dichiarazione
del presidente degli industriali Angelo Bozzetto (presa in giro
delle Ferrovie ed investimenti virtuali), per porre una riflessione
sulla vicenda che, ancora una volta, sembra mirata a penalizzare
solo la città di Monopoli.
La "cagnara", come l'ha definita l'ex sindaco Antonio
Guccione, sta riportando la questione su un "binario morto",
vale a dire che le FS vorrebbero realizzare solo le opere di armamento
di superficie e completamento della elettrificazione della tratta,
rimandando sine die la costruzione dei sottopassaggi che, peraltro,
resterebbe condizionata allo incameramento, per il successivo
utilizzo, degli ipotetici ribassi d'asta delle prossime licitazioni
pubbliche.
Si ricorderà che durante i "favolosi" anni ottanta
l'allora Ente ferroviario, attraverso la propria concessionaria
"Con.Sud.", dopo aver realizzato il "tombinamento"
del torrente Ferraricchio e il viadotto ferroviario a sei luci
in via Marsala, fu in procinto di realizzare addirittura una galleria
sotto al centralissimo corso Umberto, in sostituzione dell'ancor
oggi esistente passaggio a livello. Ma, giustamente, un gruppo
di cittadini fermò la folle iniziativa con un ricorso al
T.A.R.
Allora c'erano soldi da "buttare" e grosse imprese che
supportavano egregiamente l'Ente nella elaborazione di mega-progetti
e nella realizzazione delle conseguenti mega-strutture attraverso
l'istituto della "concessione". Oggi si scopre che nelle
Ferrovie dello Stato S.p.A. c'è carenza di tecnici progettisti
e soldi virtuali. Quindi non esisterebbe la possibilità
di eseguire, nell'immediato, le opere d'arte.
Ma dove è andata a finire quella bella norma che condizionava
la realizzazione dei doppi binari e l'alta velocità ferroviaria
alla eliminazione dei passaggi a livello? Non è questo
tipo di infrastruttura che si intende costruire sulla tratta Bari-Lecce?
O invece un ibrido per paesi sottosviluppati?