Egregio Direttore,
non pretendo che il grado di civiltà dei nostri concittadini,
proprietari di cani, debba immediatamente eguagliare quello degli
abitanti della città di St. Gallen, della vicina Svizzera,
dove addirittura anche i non vedenti ("Corriere della Sera"
- in cronaca di Milano - del 24 dicembre scorso), mentre vanno
a spasso con i loro utili e fedeli "amici", pare riescano
con cronometrica precisione a raccogliere i loro incomodi resti,
ma che la scabrosa operazione debba essere obbligatoria, prima
che necessaria, per la tutela delle norme igienico sanitarie e
della pubblica incolumità in un paese civile, mi pare fuor
di dubbio. Se poi aggiungiamo l'enorme disagio cui tutta quanta
la cittadinanza deve sottostare per la presenza del rifugio di
Torre d'Orta che, nonostante gli amorevoli e coraggiosi servizi
prestati dai pochi volontari addetti, sembra utilizzato più
come luogo di abbandono che non di ricovero e cura delle povere
bestie, allora il problema diventa drammatico: evasioni e razzie
notturne in branchi nelle campagne del territorio, aggressioni
a ignari pedoni e ciclisti si moltiplicano anche in città.
Detto questo, mi riferisco all'articolo di Pino Sportelli: "Un
appello per il canile", apparso su "Fax" di sabato
23 dicembre. Atteso che il nostro sindaco, prof. Walter Laganà,
ha ribadito papale papale in più di una occasione, che
in bilancio non ci sono stanziamenti sufficienti, che lo Stato
non risponde e la Provincia nemmeno, che la regione Puglia non
ha alcuna intenzione di spendere solo per Monopoli l'unico miliardo
a sua disposizione; ritenuto che non è possibile aspettare
un lascito tipo quello della nobildonna milanese, contessa Clotilde
Barattieri, che in favore della costruzione di un nuovo canile
per i suoi 250 cani randagi ha disposto l'erogazione postuma di
ben 5 miliardi di lire; visto che per la realizzazione di un vero
canile sull'area dell'attuale recinto, al comune di Monopoli sono
sufficienti soltanto (si fa per dire) 500 milioni; calcolato,
pertanto, che basterebbe una contribuzione media di 10.000 lire,
per ogni cittadino monopolitano, per raccogliere a poco a poco
la somma occorrente, propongo che sia proprio il suo settimanale
a far decollare l'iniziativa per la raccolta dei fondi necessari,
magari pubblicando da subito un numero di c/c postale ad hoc.
Se, come mi pare di intuire, non ci sono altre soluzioni di tipo
tradizionale all'orizzonte, perché non tentare di dare
una mano concreta per la soluzione di un problema così
delicato ed inaugurare così un nuovo metodo di avvicinamento
della gente alle pubbliche Istituzioni, all'alba del nuovo millennio?
Auguri sinceri per un sereno anno nuovo, anche a tutti quei concittadini
non proprietari di cani, ma desiderosi di non assistere più
all'indegno spettacolo delle povere bestie abbandonate!