Franco Muolo

Pubblicata da

"La Gazzetta del Mezzogiorno"

il 9 settembre 2001

 
Consorzio bonifica, noi paghiamo ma non sappiamo perché

Una quindicina d'anni fa l'allora "Consorzio di Bonifica della Fossa Premurgiana" acquisiva, con il beneplacito del Consiglio comunale, i diritti d'imposizione di piccolissimi tributi a carico dei proprietari di terreni della fascia pianeggiante dell'agro di Monopoli, su cui insistevano colture orticole intensive abbisognevoli di molta acqua. La novità fu considerata di buon auspicio dagli agricoltori interessati che, a causa della salinità delle falde sotterranee, erano (e lo sono tuttora, più che mai!) sempre alla ricerca d'acqua dolce.
Trascorrevano gli anni, ma nulla cambiava rispetto al passato e nessun'opera irrigua veniva realizzata. Anzi il Consorzio di bonifica, nel frattempo, una cosa la cambiò: la dizione in "Terre d'Apulia", ampliando e completando la sua influenza sulla zona collinare del territorio. Qui la maggior parte dei terreni erano (e lo sono tuttora) a coltivazione arborea, e la necessità d'acqua per irrigazione era ed è di molto inferiore a quella della pianura. Ma i contributi continuavano (e continuano tuttora) a pagarli coltivatori e non, ed anche i "fortunati" proprietari di aree residenziali.
Sta di fatto che nei primi anni '90 il Consorzio elaborò un progetto per la sistemazione di un gruppo di strade comunali esterne, per un totale di 2 miliardi di lire, finanziato con fondi regionali. Nel 1996 un altro finanziamento regionale di 16 miliardi fu assegnato allo stesso per trasformare in acque irrigue i reflui dell'impianto di depurazione dell'Acquedotto Pugliese di "Torre d'Orta". Finora non è stata spesa una sola lira! Quale fine abbia fatto lo stanziamento dei complessivi 18 miliardi, che dovevano servire per alleviare le sofferenze degli nostri coltivatori, nessuno ne sa niente.
Ora, visto che il Consorzio di bonifica Terre d'Apulia chiede nuovamente il versamento dei contributi obbligatori sanciti dal R.D. n. 215/1933, dall'art. 860 del C.C. e dalla Legge Regionale 54/80, si potrebbe avere una spiegazione in proposito da chi di competenza?