Monopoli-Conversano, bella
la strada ma perché non ovunque?
Nel giorno di Pasqua, la Gazzetta ha gentilmente
pubblicato la mia lettera riportante la descrizione del paesaggio
che l'automobilista poco frettoloso dovrebbe "godere"
percorrendo la "romantica" strada provinciale n. 114
che da Monopoli conduce a Conversano. Nel giorno di Pasquetta,
durante la rituale bisboccia di campagna, l'argomento è
diventato oggetto di accesa discussione.
Non immaginavo di scatenare un putiferio di critiche: c'era chi
paragonava la descrizione del percorso ad una "sviolinata"
a favore di qualche amico esercente; alcuni si lamentavano per
non aver letto i nomi di altri illustri casati; mio cognato addirittura
associava la lettura della parola "godere" a ben altri
"godimenti". Ma la più cattiva suonava pressappoco
così: "Chi ti ha pagato di più fra quelli cui
hai offerto pubblicità, nell'intento di attirare i turisti
durante il ponte pasquale?".
Fra tante critiche "volatili" ne ho registrato alcune
più significative che dovrebbero interessare le amministrazioni
locali coinvolte: il tratto non è segnato sulla carta automobilistica
in scala 1:800.000 dell'Automobile Club d'Italia (in altre carte
simili la indicazione del percorso risulta declassata o addirittura
errata); le condizioni di percorribilità del fondo viario
di suddetta strada non sembrano uniformi.
Infatti, da una attenta osservazione, il tappeto superficiale
bituminoso risulta bello, liscio, livellato e "affrescato"
nel tratto da Conversano al bivio di Triggianello, mentre appare
brutto, lesionato e scabroso sull'altro versante, con particolare
riferimento al tratto intercorrente tra il centro rurale abitato
di "Chiesa Nuova", in agro di Polignano a Mare, e la
contrada "Due Torri" nel territorio di Monopoli.
Pressioni/attenzioni particolari da/su territori diversi (l'intero
percorso è di pertinenza della Provincia di Bari), oppure
lavori di sistemazione/manutenzione, parzialmente finanziati,
fatti eseguire con due pesi e due misure?